Siesta
Volontà assente si crogiola con pigrizia nel dolce far niente
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Cosa mai sarà, quella sensazione d’avversione
quell’apatia che prende generando oppressione
Adagiarsi pigramente, aborrendo condizioni
lasciarsi andare non ubbidendo a restrizioni
Impulsiva la voglia del far niente si fà strada
volontà assente esautorata è defenestrata
Come burattino senza fili con braccia cascanti
passi inerti diventano stanchi e strascicanti
Braccia conserte e rifiuto sostanziale
invitano ad una pigra siesta esistenziale
Tutte quelle cose da fare e da risolvere
quegli obblighi dovuti da assolvere
Meglio calarsi una benda sugli occhi
non vedere non sentire dell’ora i tocchi
non si vuol pensare ne scuotermi dall’apatia
pigramente…con il dolce far niente si trova empatia
Quel muovere frenetico dell’attivismo
viene rimosso come diavolo da esorcismo
diiventa motto all’istante il “chissene frega”
convincimento sicuro non fà una piega
oneri e doveri sono cosa da aborrire
la siesta e così dolce che si resta a poltrire
Starsene in panciolle ogni tanto dà piacere
bighellonando senza meta e senza nessun dovere
Le lancette dell’ora segnano il tempo usualmente
il tempo passa ma del presente non c’importa niente
vivendo fuori dal reale la goduria condiziona
dolce così dolce è la siesta che ci si affeziona
Adagiarsi pigramente può sembrare una pacchia
può dare piacevolezza ogni tanto battere la fiacca
Quel lasciarsi dal dolce far niente imprigionare
involontariamente dalla pigrizia può farsi condizionare
La siesta è un bisogno esistenziale che non dà scompensi
se si insiste troppo la pigrizia diventa padrona di tutti i sensi
Passioni non ha,
Il vero disconosce
Grandi sogni non fà
Rinnegando la realtà
Indolente e cieca
Zittisce la fantasia
Impedendo al cuore
Altri armonici battiti…
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foto copertina
immagine Freepik
siesta = musica di sottofondo
Romance – Jesse Cook
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