Ricordi di infanzia
Riaffiorano con impeto, giocherellanti ricordi di infanzia
Tutto nello scibile dei ricordi si enfatizza
riesumati momenti ritrovano il loro avvento
Ogni attimo vissuto si ravviva ed attizza
anche se, lo allontana un nuovo evento
Tavernola 1952….
La strada bianca e polverosa si stendeva come linea retta
la abbellivano fiori di cardo ed il giallo di quelli di rughetta
una messe di colori creava un viatico di incanto
mentre pietre bianche e grigie, ricoprivano la strada come manto
Filari di cipressi si elevano verso l’alto flessuosi e giganteschi
cielo era dipinto da nuvole che disegnavano affreschi
Scorreva limpida l’acqua, nei canali di cunette,
con sonoro sciacquio bagnava, assetate erbette,
In immensa radura verdeggiante
brucano erba giumenta e cavallino
li governa su pascolo lussureggiante
bambino con viso allegro e sbarazzino
Appoggiando schiena ad un tronco annoso
pasturano sogni e speranze di ragazzetto
ululava vento con soffio gelido e lamentoso
mentre respiro calmo sollevava il suo petto
Poderi colorati di rosa, spiccavano tra spighe bionde
mentre rondini tornavano ai tetti, facendo solite ronde
Percorsi fatti da carri, avevano lasciato solchi profondi
delineavano nei campi, confini che dividevano i fondi
Erano in fiore i papaveri rosseggianti
adornavano i campi, con spighe biondeggianti
Steli smossi da gioioso alito di vento
ondeggiavano con leggero movimento
Rivedo
bionde trecce di sorellina, legate da fiocco bianco
un ragazzetto sgambettante, ed io al loro fianco
Mano nella mano corrono controvento
inebriati da felicità di un estatico momento
Sosta sotto albero di fico offriva ombra per riposare
tra filari di vigneto ci inoltravamo per pigolare
grappoli maturi, dai tralci, pendevano bondosi,
dolci come nettare, erano chicchi tondi e succosi
Nelle sere d’estate, quando il sole si oscurava
ed il cielo come una luminaria brillava
mi dicevate “Guarda…guarda le stelle..!..
lassù, c’è un paradiso ove vivono le anime più belle”
Mi prendevate a turno in braccio tenendomi stretto
dandomi il calore che mi faceva sentire protetto
Su vostra spalla appoggiavo capo, mentre sonno mi invadeva,
sonnecchiando, mi beavo di tenerezza, che abbraccio diffondeva
Ora che il tempo mi ricopre di rughe,
nelle notti insonni, quando il pensare dall’oblio cerca fughe
guardo e riguardo il cielo luminoso con miriadi di stelle,
pensando che anche voi, ora siete tra le anime più belle
C’e un tempo per ogni cosa,
per un fiore che nasce, ed uno che muore.
Per una stella luminosa,
poi, fioca scia, in una notte tenebrosa
C’è un tempo per l’ infanzia ove ogni giorno si rinasce
il tempo di essere uomini, forgiati dal crescere,
Il giungere del tempo della divisione, voluta dal fato,
che lascia indimenticati ricordi di un vissuto fatato
Passa il tempo ma, non dimentico …
dedicato a Dina e Nicola
ricordi di infanzia = musica di sottofondo
Melody Of My Soul = Alexander Tarasov
Grazie per la tua visita…
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