Vorrei un mondo ove odio che tace
nel silenzio d’armi dia parola alla pace
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Scalmano anime dall’oriente all’occidente
prevaricanti egoismi fanno uomo perdente
La mano stesa su sacre scritture
nel nome di un Dio vede attese future
Vessilli e bandiere sventolano al vento
vestono di odio tormentato memento
La morte alza il suo velo, mostra la sua faccia
del pianto del martire non lascia traccia.
Instillati nei cuori false speranze
si acquietano gli odi in inutili mattanze
Convinzione di un bene elargente compensi
aberranti mostruosità, lecitamente, vuole si dispensi
Vorrei essere presente in ogni dove
vedere, sentire, senza parole capire
Non volgere sguardo assente altrove
porgendo mano che rabbia faccia sopire
Vorrei essere un atomo scindibile
scoppio dirompente e roboante
fiamma di pace condivisibile
contagiosità perenne e costante
Vorrei un mondo libero e solidale
affratellati popoli nella pace totale
erudite coscienze unite nel progresso
sfamanti fame di pane e conoscenza con libero accesso
Sento quel grido portato dai venti
ascoltalo, so che anche tu lo senti
Senti quell’altra voce che esclama
deponi le armi, la pace conclama
Comuni ed umani sono peccati e torti
lasciamo da parte pensieri contorti
Da questa spirale di odio usciamo
cuori diversi ma pulsanti abbiamo
Lasciamo crescere della pace il seme
un mondo diverso costruiamo insieme
.
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musica di sottofondo = pace nel mondo
Athair Ar Neamh = Enya
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