Vieni nel mio sogno

Vieni, nel mio sogno

mio sogno

mio sogno


Con passo leggero e cuor contento
cammino verso il futuro con buon intento

 

°°°°°

Chi siamo .?!?..
cosa facciamo su questa terra da guerre invelenita
Tra miliardi di gente, siamo uomini soli con coscienza svilita
Ci muoviamo come marionette indossando maschere di cera
mossi dall’ego oltranzista che contraddistingue questa moderna era

°°°°°

Si spande l’urlo di guerra in nome di un Dio osannato
padri educano figli a guerreggiare con odio forsennato
Soverchiante urlo di guerra copre pianto da dolore spossato
con cantilene funebri, madri ninnano figlio morto su ginocchia posato

Scuote il silenzio, l’urlo degli innocenti
fotogrammi repellenti, sul terrore mettono accenti.
Terrorizzano immagini di morte che schermo proietta
mentre, mani lorde di sangue, la pace fanno reietta

Signori della guerra instillano in coscienze odio viscerale
nel nome di un Dio supremo, elevano prece ferale
Uomini silenti, assuefatti da visione di eventi cruenti
si dolgono, ma non urlano dissenso con cori irruenti

 Io …

uno dei mille e più solitari fra miliardi di gente
non ho coscienza assuefatta ed orecchio intransigente
Una voce dal subconscio sferza, scuotendomi dal torpore
non vuole zittirsi pensiero che condanna umano orrore
Da mille e più albe sono lontani i miei vent’anni
mentre anima imbelle da giovinetto veste i panni
Alzo gli occhi al cielo spaziando nell’universo
nella fredda e buia notte il silenzio non è avverso

Nel chiarore di luna che argentea sentieri
ombre immobili di martiri confortano pensieri
Nel brezzare del vento il loro coro di voci odo sovvenire
stigmatizzano odio, implorando pace nel nuovo divenire

Senza remore, come un adolescente imberbe e sognante,
mi associo al coro di martiri che pace in terra vogliono regnante
Vagheggia mente rielaborando un idioma pregresso
si infervora alla giovanile visione di pace e progresso

Ancor gioviale è il risveglio ad ogni albeggio
rosata alba, instilla gioia prefigurando un festeggio
Con la complicità del cuore che nel battito si accalora
riesumato idioma, con enfasi parole di pace avvalora

Tu, Voi …
Venite nel mio sogno, sconosciuti esseri a me somiglianti
esecriamo barbarici sermoni a guerre inneggianti
Uniamo coscienze in un sol uomo senza razza ne colore
urliamo a squarciagola il nostro diniego a guerre e dolore

Potiamo sterpaglie rancoranti che avviluppano il pensiero
disboschiamo giungla che nasconde illuminato sentiero
Camminiamo con passo leggero e cuor contento,
Verso luminoso orizzonte avanziamo con pacifico intento

vieni nel mio sogno

Nel mio sogno:

  mio sogno = musica di sottofondo
Leo Rojas – Watch Over My Dreams

 

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