L’amo
L’amo, dall’esca Camuffato, minaccioso aspetta la sua preda …
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Tramontava il sole, colorando le acque del mare
con languidezza le onde si adagiavano sulla spiaggia.
La vetta della collina su cui sorgeva il borgo antico
rispecchiandosi nelle acque, si dondolava nel movimento del mare.
Le onde infrangendosi su uno scoglio, bagnavano con spruzzi due pescatori.
Da ore buttavano e ributtavano in mare l’amo con l’esca.
Nessun pesce sembrava voler abboccare
Non era giornata.
Delusi, con il retino vuoto, avevano deciso di ritirare i loro attrezzi ed andarsene.
Improvvisamente un filo si tese curvando verso il basso la canna,
il viso del pescatore si aprì ad un sorriso di soddisfazione,
armeggiando sul mulinello fece affiorare a pelo d’acqua la sua preda,
la canna da pesca piegandosi sembrava dovesse spezzarsi
Forsennato era il muoversi del pesce che tentava di liberarsi
Tra lo stupore del pescatore un altro pesce, enorme, affiorò
balzava fuori dall’acqua, brillando argenteo alla luce del sole,
saltava intorno alla lenza quasi a volerla colpire per spezzare il filo,
Fatica sprecata, il pescatore portò a riva la sua preda
tolse l’amo con gesti calmi e sicuri riponendola nel retino
Preparò un’altra esca calando l’amo di nuovo in mare,
si fece rivedere il pesce, girando intorno alla lenza
si tuffava e ricompariva tra le onde come per farsi notare
poi sparì nel profondo, ridando all’acqua una calma apparente
Qualche attimo e la canna da pesca si curvò,
non fece alcuna fatica il pescatore nel portare a riva la preda
si lasciava trascinare senza dimenarsi, sembrava quasi essere consenziente…
Solo l’essere umano può provare emozioni …?!?…
Essere dominatore e fautore dei propri sentimenti ..?…
Può avere e provare le stesse emozioni un essere non pensante .?…
Provare disperazione e dolore fino a volere rinunciare alla vita per amore…?..
Chissà …forse ogni goccia degli immensi e salati mari
sono le lacrime di dolore versate, da un essere non pensante, per un perduto amore…
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L’amo
Non era molto calmo il mare, ma non avevo paura
lei, al mio fianco si sentiva sempre sicura
Lo sciabordio di onde su vascelli lontani
nascondevano nell’acqua, rumori sinistri … strani
No … Noo … Nooo … no quel boccone , via da lì
Fu un attimo … un momento solo, e sparì
La rividi argentea al sole brillare
fu presa da calme dita
e messa in un retino, a boccheggiare
Inutili i suoi spasimi, ultimi aneliti di vita
Tu sapevi scogliera
non potevi dire che quella esca assassina era
Lo vorrei anch’io, quell’amaro boccone adesso
eccolo…lo vedo…l’amo è lo stesso
ora lo ingoio
eccomi amore, anche io muoio
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El Alba = Steen Thottrup
Immagine di vecstock su Freepik
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One Comment
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