Amuleti per fortuna

Amuleti … per fortuna

Amuleti per fortuna squoosh(1)

amuleti

amuleti

Talismani e amuleti
contro il maleficio sono di uso comune

 

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A volte, quando qualcosa va storto, diamo la colpa alla sfortuna
per prevenire occasioni malefiche ci premuniamo di oggetti vari
La credenza vuole che con talismani e amuleti, di ogni forma e materiale,
si possa
creare, attorno a noi, un alone protettivo

Ha…!!!..io non ci credo a queste cose…!!!..
ma tutti hanno un oggettino nella borsetta o nel portafoglio
così per scaramanzia…non si sa mai…

 

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Alla sfortuna non si crede, neanche un pochino
però si mette in tasca un rosso cornettino
Per proteggersi il talismano deve essere benedetto
convinti che l’acqua santa possa sortir qualche effetto…

Contro la iella si può usare di tutto
ferri di cavallo contro la malasorte…?!?…
Adesso i cavalli sono a quattro ruote
la ruota di scorta, si appende alle porte

Fermarsi e lasciagli il passo è naturale
si dà la precedenza per rispetto all’animale
ma, se un gatto nero con la sua iella ti appare
conviene cambiar strada è più salutare…

Rompi una bottiglia d’olio…?…è indicibile disgrazia
sei condannato senza appello e senza grazia,
Cade lo specchio e va in frantumi…!…
ho dio del ciel..ho santi numi…!!…
sette anni di malasorte e la condanna…!..

Il malaugurio è cosa poco gradita
naturale grattarsele con le dita
Si fa con le corna lo scongiuro
così la iella torna al mittente di sicuro.

Per carità, nessuno si sente superstizioso
ma che volete questa è storia antica
meglio evitare e non fare il prezioso
non la si teme, ma fa paura la sfiga

Contro la sfortuna e meglio essere premunito
portando con se sempre indosso
un bel cornetto rosso rosso
Così contro il malocchio si è protetti
con amuleti e talismani, si creano scudi perfetti

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(Ricerca storica da Wikipedia)

Superstizione è una parola che deriva dal latino superstitiònem, composto da sùper (sopra) e stìtio (stato), sulla base di “stàre” o “sìstere”. Nel significato originario (Cicerone) indicava coloro che insistentemente si rivolgevano alla divinità con preghiere, voti e sacrifici, affinché li serbassero “superstiti” (cioè sani e salvi).

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Gli amuleti nel mondo
Un’antica tradizione cinese insegna a catturare un grillo vivo e tenerlo in una scatola di vimini per attirare la buona sorte (questa tradizione si estende anche alle Filippine). Sempre in Cina si possono spargere le monete sul pavimento per “attirare” il denaro; il riso, inoltre, ha una reputazione come elemento portante di buona fortuna.

Sin dal Medioevo, nella cultura occidentale, il pentagramma, o “stella a cinque punte” (il numero 5 rappresenta l’uomo, il microcosmo) è stato considerato come talismano per attirare soldi o amore, per proteggere contro l’invidia, la sfortuna o altre disgrazie. Anche il pentacolo (dal greco Panta, che significa tutto, universale e Kleos che significa azione gloriosa) è conosciuto come un “potente” amuleto, utilizzato nelle invocazioni e gli scongiuri contro gli spiriti.

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Per quanto riguarda la tradizione ebraica, l’uso di talismani è molto interessante: in molti musei esistono esempi di amuleti dell’era di Salomone. Un amuleto poco conosciuto, ma molto utilizzato nella tradizione ebraica, è il kimiyah o “testo dell’angelo”. Si tratta dei nomi degli angeli, o alcune frasi della Torah, scritte su pergamene quadrate da scrivani rabbinici. La pergamena è custodita in un contenitore d’argento ed è portata direttamente sul corpo.

In Africa e nei Caraibi, credenze religiose come Vudù, Umbanda, Quimbanda e Santería utilizzano spesso disegni come amuleti; queste religioni, inoltre, tengono conto del colore della fiamma delle candele, perché ogni colore caratterizza un effetto differente dell’attrazione o della repulsione.

Gli antichi egizi avevano molti amuleti che utilizzavano per occasioni e necessità differenti; spesso rappresentavano la figura di un dio o l’Ankh, una croce ansata che rappresentava il simbolo della vita eterna, e l’Udjat, l’occhio di Horus simbolo di rigenerazione. Anche la figura dello scarabeo, rappresentante il dio Khepri, è diventata un comune amuleto, e anche nel mondo occidentale ha trovato molti “sostenitori”.

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Per gli antichi scandinavi, anglosassoni e tedeschi (ma anche per alcuni credenti neopagani) il simbolo runico Eoh protegge dalla malvagità e dalla stregoneria; in alcuni paesi il rune non-alfabetico, che rappresenta il martello di Thor, offre protezione contro i ladri.

Dagli antichi Celti deriva la credenza che il trovare un trifoglio con quattro foglie, sia segno di buona fortuna. Anche i coralli e il ferro di cavallo sono considerati dei portafortuna.

In India, il suono di piccole campane mosse dal vento o appese sopra porte o finestre, fanno fuggire gli spiriti maligni.

In Giappone i templi shintoisti preparano piccoli sacchetti di stoffa colorata chiamati omamori, dedicati alla protezione di molti aspetti della vita (amore, denaro, studio, eccetera).

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Il buddismo ha un’antica tradizione di talismani. Nel secondo secolo dopo Cristo, i Greci hanno cominciato ad intagliare le immagini reali del Buddha che venivano vendute ai nativi dell’India. Nel primo periodo del buddismo, poco dopo la morte del Buddha nel 485, erano di uso comune amuleti con simboli buddisti (ad esempio le orme del Buddha).

Un altro aspetto degli amuleti si collega con la demonologia e l’idolatria del demonio: l’uso del crocifisso capovolto o del pentacolo invertito sono necessari per mettersi in comunicazione con i demoni.

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I cristiani copti usavano tatuaggi come amuleti protettivi; i Tuareg li usano ancora, così come gli aborigeni canadesi, che portano il totem del loro clan tatuato sul corpo. La maggior parte dei laici buddisti tailandesi sono tatuati con immagini sacre buddiste, e anche i monaci utilizzano questa pratica di protezione spirituale. L’unica regola, come per i talismani e gli amuleti ebrei, è che tali simboli possono essere applicati soltanto alla parte superiore del corpo, fra la parte inferiore del collo ed il girovita.

Ogni cultura da che l’uomo esiste ha creato i suoi miti e le sue leggende una tradizione di cui farne un elenco è quasi impossibile anche chi non crede nella superstizione,si è trovato qualche volta a toccare un amuleto o a fare gesti di scongiuro

 

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Amuleti sottofondo musicale
Song of Ocarina  =  di Diego Modena

 

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