Cortile silente
Si rallegrava cortile, con i girotondi di gaiezza consortile
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C’era una volta un cortile ove si radunava giovinezza
correre spensierato, risuonava di gridolini di gaiezza
Ritrovo preferito, per giocoso passatempo di monello
riuniva amicizie che allegre cantavano lo stesso ritornello
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E ritorna cammino a percorrere passati tragitti
vuole togliere spine dai ricordi, da nostalgia trafitti
Nella solitudine di un cortile vuoto e silente
si addentrano passi con desiderio impellente
Luogo d’incontro raduna fantasmi di giovinezza
un mondo giocoso, riaffiora offrendo ancora gaiezza
ricordo rincorre fanciullezza spensierata, ormai distante
immagine gioiosa, prende corpo, chiara e festante
Alito di vento soffia giocoso e messaggero
vociare allegro porta con soffio leggero
Urlano, dall’euforia del gioco, voci arrochendosi
fiati grossi, ansimano con foga rincorrendosi
Quel tempo in cui le ore non avevano secondi
si consumava con attimi gioiosi e verecondi
La fantasia, si infervorava, con diletto
arguzia, dal niente, creava gioco perfetto
Rispettare regole del gioco, educava socializzando
Era fucina di insegnamento l’imparare giocando
Palestra di vita, il cortile incentivava il crescere
Formando squadra, amicizie vedeva nascere
Progresso avanza con nuovo comandamento
nuove ere obbligano i corsi al mutamento
Si disperdono nel tempo, usanze cambiate dal rinnovo
si esula il vecchio, trastullandosi con il nuovo
Desolato appare cortile imprigionato da muri di mattoni
nascosti al sole, ammuffiscono angoli di umidi cantoni
Lasciato nell’abbandono, in recinto di pareti sbrecciate
erbacce infestanti, in crepe, insinuano radici intrecciate
Grattacieli, come alveari di cemento, rinchiudono umana solitudine
la luce di un tablet, illumina il buio, nel rituale dell’abitudine
Su comodo sofà, giovane gambetta, il tempo lascia scorrere
silente cortile, uno scalpiccio di passi nel passato sente rincorrere
Ieri …
con saltelli ed acrobazie
si giungeva gioiosamente alla meta
Con la “Corda” necessitava il virtuosismo
si doveva saltellare a tempo con sincronismo
Con occhi bendati nella “Mosca cieca”
il divertimento prendeva la giusta piega
Colorate da un arcobaleno di colori
rotolavano “Biglie” vitree e trasparenti
Saltando di groppa in groppa come una cavalletta
giocando a “Galoppina” la forma fisica era perfetta
La “Cavallina” irrobustiva gambe e schiena
resistere, sopportando il peso, non dava pena
Si rincorrevano rotolanti “Cerchi” mantenendoli in equilibrio
correre, era sicuro divertimento e sano ludibrio
Rinchiusi dentro una scatola di cartone
il mondo della felicità si visitava in ogni cantone
Mano nella mano, si girava in tondo allegramente
coro di voci, felicità ad ognuno distribuiva equamente
Oggi …
Le finestre aperte sul mondo del virtuale
danno accesso ad un mondo senza uguale
Tutto è immediatamente a portata di dita
facile facile, ci degenera la moderna vita
Se avessimo la forza di chiudere qualche finestra virtuale
d’incanto, si riaprirebbe cancello di cortile con beneficio contestuale …
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musica di sottofondo
John Sokoloff – Calistoga
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2 Comments
adrienetaggert.soup.io
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