Guardando il cielo

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cielo

guardando il cielo
Il cielo…senza una fine.
Nella sua immensità, si perde l’umano pensare

 

 

L’attesa si colma del tempo andato
aspettando quel che ancora non è passato
Movenza ritmica di lancette non fa ripasso
all’andare avanti invita cadenzato passo
Invoglia cammino a visitare il presente
zittendo fobie di paura riminescente

Si vorrebbe essere cercatori perspicaci
trovatori di cose che siano efficaci
inseguendo ricerca per tragitti distanti
pensiero confuso non trova soluzioni bastanti

Sull’universo si alza sguardo rimirante
sentendosi minuscolo in spazio imperante
ricerca luce che pur se fioca sia scintillante
cometa da seguire che sappia essere indicante

 

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Già si abbassa sipario sul quotidiano
Unendo le linee dell’orizzonte al meridiano
Al chiarore di luce fioca abbrunante
Riappare luna volgendo spalle al levante
Dipinto d’argento è il celeste firmamento
Appese stelline lo adornano con fine ornamento
Nell’intermittente luccichio di astri luminosi
Dopato pensiero spalanca gli occhi ammirato
Omettendo respiro meraviglia esclama ispirato

Invogliante la ricerca di punto luminoso
Lo spazio circumnaviga con sguardo curioso

Colorate stelline dall’oro dipinte
I vuoti del cielo riempiono distinte
Emergendo come lapilli di cenere scintillante
Lo spettrale buio astrale di luce fan brillante
Ordito diventa cielo da finezza dorata ricamante

Immenso appare lo straordinario scenario
Nulla può equivalersi nell’immaginario

Cosa ha disegnato quel che ci sovrasta
Empia parola a riempire vuoto non basta
Rimuginate domande vengono esposte
Certezza non sa completare con risposta
Aleatoria lacuna in vuoto silenzio si posta

Dimensione galattica ha sconosciuto impero
Infinito astrale ove si cela un macro mistero

Univoca la grandezza universale appare
Netta la pochezza intrinseca di uomo traspare
Al ridimensionamento porta l’umano pensare

Scrutando spazi ove fine sembra non esista
Trepido pensiero vuole che credenza l’assista
Emozioni partenti come navicella spaziale
L‘infinito esplorano in viaggio esistenziale
Luccicante scia di luminosa stella cadente
Al desiderio indica tragitto arridente

 

cielo

 

cielo cielo cielo

Foto 
Immagine di kjpargeter su Freepik

Musica di scttofondo
Le Nouvel Arc-en- Ciel = Michel Pepe

 

cielo

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Sciame meteorico Ricerca da Wikipedia
Gli sciami meteorici (o meteoritici, detti anche piogge meteoriche) sono fenomeni astronomici che consistono nella caduta di un gran numero (maggiore di 10 per ora) di meteore.

Meccanismo
Uno sciame meteorico avviene quando la Terra, nel suo moto orbitale intorno al Sole, attraversa l’orbita di una cometa che ha lasciato una scia di detriti. Entrando a contatto con l’atmosfera a una velocità di alcune decine di chilometri al secondo, questi piccoli frammenti di roccia (meteoroidi) sono bruciati per attrito con l’atmosfera, lasciando delle spettacolari scie luminose (ovvero le meteore, dette anche stelle cadenti).

Gli sciami sono fenomeni che ricorrono ogni anno attorno alla stessa data, perché la Terra attraversa la stessa zona di spazio ogni anno. I nomi degli sciami meteorici si riferiscono ai nomi delle costellazioni da cui sembrano provenire tutte le scie luminose; in realtà questa è la direzione verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita in quella data. Gli sciami più famosi sono le Leonidi, le Geminidi, le Perseidi e le Quadrantidi.

Una cometa o un asteroide in genere dà origine a uno sciame di meteore, ma in alcuni casi anche a due: questi sciami sono centrati attorno a uno dei nodi o ad ambedue i nodi dell’orbita del corpo progenitore.

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Meteora
Una meteora è un frammento di cometa o di asteroide (o di un altro corpo celeste), che entrando all’interno dell’atmosfera terrestre si incendia a causa dell’attrito; è chiamata comunemente stella cadente. I meteoroidi penetrano nella nostra atmosfera con velocità comprese fra 11,2 e 72,8 km/s, subendo una notevole pressione dinamica che ne riscalda la superficie . Ciascun urto con le molecole d’aria libera un’energia termica dell’ordine di 100 eV; quindi, a una altezza di 80–90 km, la temperatura del corpo raggiunge i 2500 K e la sua materia comincia a sublimare. Proseguendo nella sua caduta, si avvia un processo noto come ablazione: il meteoroide comincia a perdere progressivamente massa, lasciando dietro di sé gocce di materia fusa.

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Gli atomi del meteoroide e le molecole atmosferiche, a causa degli urti reciproci, si ionizzano. La radiazione emessa nella banda del visibile deriva per il 90% dai processi di ablazione del corpo e per il resto dalla ricombinazione elettronica dei gas atmosferici eccitati. Dal suolo un osservatore vedrà quindi una scia luminosa: la meteora. Una meteora è composta di due parti: la testa e la scia. La testa della meteora contiene il meteoroide in progressivo disfacimento avvolto da gas ionizzati, mentre la scia è una lunga colonna di plasma, visibile solo per qualche secondo. Il meteoroide può essere anche formato da detriti spaziali generati dall’uomo durante le numerose spedizioni orbitali o da satelliti danneggiati da impatti con altri corpi, ma anche da parti dei serbatoi dei razzi o da semplice spazzatura.
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  • Cortile silente
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