Terra...terra mia

Terra … terra mia

terra...terra mia (1)squoos

terra mia

terra mia


terra...terra mia (1)squoosCostretto a lasciare la terra mia per un cementato deserto

 

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La savana risvegliava i rumori del primo mattino
rianimando il silenzio dal torpore della notte.
Zebre e gazzelle si dissetavano nella pozza d’acqua,
branchi di leoni osservavano, silenti ed in attesa.
Fra poco, sarebbe iniziato l’antico rito dedicato alla vita,
caccia e fuga in un continuo e naturale perpetrarsi
Avrebbero ripreso a vivere i soliti rumori della sopravvivenza.
Fuggire per non morire, un naturale istinto conservativo
nella ricerca di luoghi ove trovare giusta protezione.

terra mia

Come animali in fuga, si accalcavano uomini sulle sponde.
Un barcone attraccò alla riva, con la sua evidente fatiscenza
Quello che doveva intraprendere era il suo ultimo viaggio.
Aveva trasportato per anni animali selvatici, per l’occidente,
quel carico non era il solito, ma poteva fruttare molto di più,
non più selvatiche bestie ma, un carico umano…
Giovani che, perduto un sogno, di un altro erano alla ricerca.
Senza paura del rischio, pronti come in una incombente battaglia.
O la vita e una nuova speranza, oppure meglio la morte…

 

Terra…terra mia
Fa rumore il mare con lo scoppiettare dei motori,
copre del pianto il singhiozzo dei mie dolori.
L’ignoto punta dritto, con la sua rotta avanza,
beccheggia prua, nell’alzar d’onda in macabra danza.

Sembra sbeffeggiarmi il vento che viso percuote
schiaffeggio punitivo per tradimento che cuore scuote,

Mai avrei voluto tradire la mia terra con l’abbandono
la necessità soverchiante non concede abbuono

Nei deserti riarsi dal sole, ho consumato la mia rabbia
su altre dune vento mi porterà come granello di sabbia,
L’orma che sul tuo suolo ha camminato sicuro,
cerca bramante nuovo sentiero che porti al futuro
Sarò in una nuova terra prigioniero per bisogno,
sfamato dalla speranza di certezza per nuovo sogno..

.

Terra…terra mia…
nella tua culla le antiche culture primordiali
le tue ricchezze trasformate in desideri piramidali
luccica la sabbia al sole, nascondendo l’oro nero
miraggio ossessivo di possesso, che mi fa straniero

Calpestato e vilipeso dallo straniero il tuo suolo
umiliato e depredato con uno scopo solo
Arricchire forzieri di sceicchi, e mecenati
spartendo diritto con arroganza di forsennati.

Con le armi spianate, la paura è magnificata
l’inganno della falsa fede, la fa fortificata.
Il diritto manca  come il pane, non riesce a sfamare,
la libertà rara e preziosa, unica concubina che si fa amare.

Vorrei vedermi uomo, elevato di rango, con pari dignità,
togliere scettro e corona, ad arrogante despota divinità,
Divenire padrone nelle mie terre della conoscenza,
vedere futuro che sfami libertà di ogni coscienza.

Già si vede, il nuovo, si profila terra all’orizzonte,
Nuovo inferno che al paradiso farà da ponte.
Lascio la terra mia, per un cementato deserto,
tornerò un giorno alla mia oasi a dissetarmi, ne sono certo.

 

  °°°°°

Se un uomo lo si costringe a lasciare la propria terra
le sue amicizie, i luoghi a lui cari, i suoi affetti,
E’ come togliergli l’anima, denudandolo della sua identità.

Ricerca di libertà pane e progresso è il loro sognato miraggio
sconfiggendo paura e sorte si costringono ad un esiliato viaggio

La loro richiesta è semplice ed è quella che ogni uomo desidera,
avere la possibilità di una vita dignitosa,
vivere del proprio lavoro e dividerne i frutti,

essere partecipi per fare la loro parte nel progredire
liberarsi dal giogo della schiavitù, non sentirsi umiliato come servo,
essere ed appartenere con titolo alla razza a cui appartiene,
essere una parte equivalente nella storicità con il titolo di uomo...

 

pianto-di-migrante

  Terra mia

sottofondo musicale
Matsuri = di Kitaro

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