Bambini

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Bambini … costretti a seguire strade gitane segnate

 

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Sono nato e quella notte, solo una stella brillava,
non c’era un bue e neppure l’asinello che scaldava
Quattro assi in croce erigono la mia baracca
mi marchia il destino imprimendo la sua tacca.

Zingaro, libero di vagare errabondo,
senza nessuna patria per le strade del mondo.
La mia casa non ha indirizzi conosciuti
si nasconde misera tra sterpaglie e rifiuti.

Subisco uno sfratto ogni giorno
non piaccio, e mi tolgono di torno.
Sono obbligato, questo è il mio destino
costretto a stare al gioco del mio aguzzino

La vita da bambini dura solo per poco
presto mi insegnano che la vita non è un gioco
Martoriato, venduto, vilipeso, incatenato
quasi da maledire il giorno che sono nato.

Vagabondo e solingo ho per maestra la strada,
senza una meta fissa vago nella mia giornata
Per un tozzo di pane, la mano tendo a elemosinare,
aspetto che gesto generoso con pietà voglia lesinare.

Vivo vita derubato da futuro certo
rifiutato da chi mi guarda con sconcerto
Nessuno mi ha fatto scegliere il mio casato,
per caso o per amore, anche io sono nato.

 

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Nomadi costretti a restare tali,
Bambini che non possono cambiare il loro mondo

Persi nelle loro esistenze di povertà segnate
senza un futuro con strade già disegnate
Quanto di quello che sono costretti a subire è per loro volere.?!?…

Un aquilone vola nel suo cielo solo quando il vento lo accarezza…
Un bambino, raggiunge il suo settimo cielo,
quando, una mano con amore lo accarezza…

 

 bambini bambini bambini bambini

 

 Save the Children

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Etnie Romanì   (ricerca da Wikipedia) 

Zingari, zigani, zingani, o gitani sono termini generici usati per indicare un insieme di diverse etnie originarie dell’India settentrionale ed accomunate, almeno in passato, dall’uso di un idioma comune, il romaní. Stabilitesi in Europa nel corso dell’epoca medievale e diffusesi, in tempi più recenti, anche in altri continenti, le popolazioni gitane sono in massima parte stanziali e hanno generalmente la cittadinanza del paese in cui risiedono.

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A causa della connotazione negativa che la parola zingari ha col tempo assunto, si ritene politicamente scorretto definirli con questo termine e sono, perciò, erroneamente definiti nomadi (anche se molti di loro sono da diversi secoli sedentari) o più propriamente, usando il nome delle principali etnie, rom o sinti. Inoltre, in modo totalmente erroneo, in Italia vengono anche confusi con la popolazione europea dei romeni o rumeni, in ragione della somiglianza tra le due parole (rom/lingua romaní e romeni/lingua romena) o forse per la cittadinanza di alcuni di loro. In realtà non vi è alcuna connessione – neppure etimologica – tra il termine rom (plurale roma) ed il nome dello Stato di Romania, il popolo romeno o la lingua romena (facente parte del gruppo delle lingue neolatine), né con le popolazioni slave dei Balcani, in quanto le etnie gitane si riconducono a un’origine indiana.

Secondo diversi studiosi, il termine corretto da utilizzare sarebbe quello proprio dell’etnia o, più in generale, il termine di popolazione romaní, sostituendo quindi i termini zingaro e zingari, laddove usati come aggettivi, con i corrispondenti aggettivi romanó e romaní.

In Italia, tuttavia, in documenti di emanazione ministeriale come ad esempio gli studi del Ministero dell’Interno, si continua a utilizzare il termine “zingari” per indicare l’insieme delle etnie e l’aggettivo “romaní” viene utilizzato solo in relazione alla lingua propria dei rom e sinti (i due gruppi etnici che rappresentano le popolazioni romaní in Italia).

Origine del termine

La parola italiana zingaro, come il francese tsigane, il ladino zingen o cinjen, il friulano “singar”, il portoghese cigano, il rumeno ţigan, l’ungherese cigány e il tedesco Zigeuner, deriva dal greco medievale (Α) τσίγγανοι (A)tsínganoi (greco moderno Τσιγγάνοι, Tsingáni), tribù dell’Anatolia  Non è escluso che l’etimo originario sia indo-ario, atzigan.
Un’opinione diffusa all’inizio del XX secolo ne faceva risalire l’origine allo stanziamento in Mesopotamia di popolazioni sire, etiopi e nubiane, in seguito alle vittorie dell’imperatore Costantino V, che si sarebbero chiamate Athingan, in seguito disperse dalle invasioni turche.

Zingaro e zingano (così come Ατσίγγανος) sono da alcuni autori fatti risalire a Αθίγγανοι Athínganoi, “intoccabili”, nome di gruppi eretici stanziati nelle regioni anatoliche di Frigia e Licaonia; essa avrebbe avuto connotazione, secondo molti, negativa (dato che trattasi dello stesso nome dell’infima “casta-non casta” indiana, i paria, da cui proverrebbero, per esempio, i necrofori).

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Altri ritengono invece che la connotazione del significato fosse positiva, portando a sostegno di ciò un documento del 1387 di Nauplia, in Grecia, dove i veneziani confermarono i privilegi agli zingari concessi a loro dai bizantini. Privilegi che ritroviamo per questi popoli in diversi documenti per un centinaio di anni in diversi luoghi dell’Europa, come quella, per esempio, del 1423:
« Noi Sigismundo, per grazia di Dio sempre Augusto Re dei Romani, Re d’Ungheria, di    Boemia, di Dalmazia, di Croazia… Per la quale cosa dovunque il detto Ladislao Voivoda e la sua gente giungano nei nostri domini, città e castella, con la presente lettera comandiamo e ordiniamo alle nostre fedeltà che il medesimo L.V. e gli zingari i suoi sudditi, tolto ogni impedimento e difficoltà debbano essere favoriti e protetti e difesi da ogni attacco e offesa. Se poi tra loro stessi sarà sorta qualche zizzania o contesa, allora né voi, né nessun altro di voi, ma lo stesso Ladislao Voivoda, abbia facoltà di giudicare e liberare. »

 

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Bambini = sottofondo musicale
French Accordion Schottische
Dominique Riviere

 

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